Dal primo gennaio 2022 è possibile richiedere l’Assegno unico universale, istituito e introdotto dal decreto legislativo n. 230/2021 per aiutare le famiglie con figli a carico, che sostituisce di fatto l’assegno temporaneo. Ma di cosa si tratta? E a chi spetta? Scopriamolo insieme in questo articolo.
- Cos’è l’Assegno unico per i figli 2022?
- Come funziona l’Assegno unico per i figli?
- A chi spetta l’Assegno unico universale?
- Assegno unico per i figli: quali sono gli importi?
- Quando fare domanda per l’Assegno unico per i figli?
- Assegno unico per i figli: come richiederlo?
- Assegno unico: come utilizzarlo per il benessere dei figli
Cos’è l’Assegno unico per i figli 2022?
L’Assegno unico e universale è un aiuto economico previsto per le famiglie e rilasciato per ogni figlio a carico che non abbia raggiunto i 21 anni e per i figli disabili (senza limiti di età). Il suo importo varia a seconda dell’ISEE della famiglia e dell’età dei figli a carico, oltre che per situazioni di disabilità dei figli. È “unico” perché ingloba e sostituisce diverse misure a sostegno delle famiglie, e “universale” perché viene attribuito alle famiglie con figli a carico domiciliate e residenti nel nostro Paese. Entrato ufficialmente in vigore lo scorso primo 1° Marzo 2022 l’Assegno unico universale per i figli si arricchisce in pratica di nuove risorse in favore delle famiglie: questo nuovo strumento di welfare rappresenta l’evoluzione dell’assegno temporaneo per i figli, che valeva appena sei mesi ed era rivolto a un gruppo ridotto di persone.
Come funziona l’Assegno unico per i figli?
Come già accennato in precedenza, l’importo dell’Assegno unico e universale è stabilito in base alla condizione economica familiare, tenendo conto della certificazione ISEE in corso di validità. Alle famiglie in possesso di ISEE in corso di validità, l’assegno è corrisposto, calcolando anche eventuali maggiorazioni, proprio in base alla fascia indicata dalla stessa certificazione. Trattandosi di una misura universale, può essere richiesto anche in assenza di ISEE, ovvero con ISEE superiore alla soglia di 40mila euro. In questo caso, saranno corrisposti gli importi minimi dell’assegno previsti dalla normativa
A chi spetta l’Assegno unico universale?
L’Assegno unico per i figli è attribuito a tutte le famiglie, indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori e dal reddito:
- Per ogni figlio minorenne a carico e per i nuovi nati a partire dal settimo mese di gravidanza;
- Per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni d’età, che:
- frequenti un corso di formazione scolastico, professionale o universitario;
- svolga un’attività lavorativa o un tirocinio con un reddito inferiore a 8mila euro annui;
- sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolga il servizio civile universale.
- Per ogni figlio disabile a carico, senza limiti di età.
Altri requisiti
Per richiedere l’Assegno unico e universale per i figli è necessario avere anche altri requisiti:
- Deve essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’UE o suo familiare, oppure:
- titolare del diritto di soggiorno o di soggiorno permanente;
- cittadino di uno Stato non appartenente all’UE in possesso del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo;
- titolare di un permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi;
- titolare di un permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;
- Deve essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- Deve essere residente e domiciliato in Italia;
- Deve essere, o deve esser stato, residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi.
Assegno unico per i figli: quali sono gli importi?
Per quanto riguarda gli importi, l’Assegno unico per i figli va da un minimo di 50€ al mese a un massimo di 175€ al mese per minorenne a carico. Per i figli a carico tra i 18 e i 21 anni, l’Assegno va da un minimo di 25€ al mese a un massimo di 85€ al mese.
Per alcuni casi specifici sono previste anche delle maggiorazioni dell’importo dell’Assegno. In particolare, sono previsti degli incrementi del contributo economico per:
- Famiglie con più di due figli;
- Presenza di figli disabili senza limite di età;
- Madre che abbia meno di 21 anni;
- Entrambi i genitori titolari di reddito da lavoro;
- Famiglie che hanno un ISEE fino a 25mila euro.
Per avere più dettagli sugli importi dell’Assegno unico, è consigliabile consultare le tabelle presenti sul sito del Governo Italiano – Dipartimento per le politiche della famiglia.
Quando fare domanda per l’Assegno unico per i figli?
La domanda per l’Assegno unico e universale è annuale e può essere tuttora presentata da uno dei due genitori a prescindere dalla convivenza con il figlio, andando sul sito dell’INPS, attraverso il contact center o tramite patronati. L’Assegno unico viene rilasciato a partire dal mese successivo tenendo sempre conto del certificato ISEE.
Assegno unico per i figli: come richiederlo?
Disponibile sul sito dell’INPS il link alla domanda per l’Assegno unico.
Essa può essere presentata:
- Attraverso il sito dell’INPS, accedendo alla sezione "Assegno unico e universale per i figli a carico” assicurandosi di essere in possesso dello SPID (livello 2), della Carta d'Identità Elettronica 3.0 o della Carta Nazionale dei Servizi;
- Contattando il numero verde 803.164 o il numero 06 164.164;
- Attraverso i servizi telematici gratuiti offerti dagli enti di patronato.
Assegno unico: come utilizzarlo per il benessere dei figli?
Esistono tantissimi metodi attraverso i quali decidere di investire per il benessere dei propri figli:
Fondi di investimento ed ETF
Attraverso i fondi di investimento è possibile investire i propri risparmi, gestiti da società specializzate e sottoposti dall’oscillazione dei mercati. I fondi che possono essere soggetti all’andamento del mercato sono:
- Attivi: le società di gestione monitorano costantemente ogni singola azione per far fruttare i risparmi dei loro clienti;
- Passivi o ETF: le società di gestione acquistano i titoli di un settore cercando di copiare il mercato di riferimento e riproducendone l’andamento.
Piano di Accumulo del Capitale (PAC)
Questa soluzione consente di versare una somma periodica, anche di modiche dimensioni, così da raggiungere, dopo un po’ di tempo, un capitale maggiore. Come nel caso degli investimenti in fondi, anche il PAC è sottoposto all’oscillazione dei mercati.
Polizze vita
Quando si decide di investire per i propri figli, è importante prendere in considerazione anche le assicurazioni, che rappresentano delle soluzioni molto vantaggiose da non sottovalutare.
Fondi pensione
Altrettanto importanti sono anche i fondi di investimento pensionistico: avere infatti una pensione integrativa può essere un buon modo per essere più tranquilli.