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Lo scorso 27 ottobre è stato presentato l’Osservatorio Edufin Index di Alleanza Assicurazioni, Fondazione Gasbarri e SDA Bocconi, interamente dedicato alla consapevolezza e ai comportamenti finanziari e assicurativi. Si tratta del primo studio che mette in relazione le conoscenze finanziarie e assicurative degli italiani e dei nuovi italiani con il loro comportamento.
In questo articolo vi parleremo nel dettaglio di questo nuovo indicatore, dei motivi per il quale è stato realizzato e soprattutto dei principali dati e risultati ottenuti. 
Indice

Perché un Osservatorio sulle competenze e sui comportamenti finanziari e assicurativi?

In un mondo pieno di incertezze e di rischi, siamo tutti chiamati a compiere delle scelte importanti. Per esempio, dobbiamo imparare a gestire le nostre finanze personali, proteggendoci al tempo stesso da tutte le minacce a cui siamo esposti. Per farlo abbiamo bisogno di avere delle buone conoscenze, essere attenti alle scelte che facciamo, ma soprattutto possedere un’educazione finanziaria e assicurativa adeguata. Molti studi internazionali  , infatti hanno rilevato che nel nostro Paese i livelli di conoscenza finanziaria e assicurativa sono piuttosto modesti; dati particolarmente scoraggianti, se facciamo riferimento a una delle prime economie del mondo.

 

Questo è il primo motivo che ha spinto Alleanza Assicurazioni a investire in un Piano Nazionale di Educazione Finanziaria e Assicurativa. Insieme alla fondazione Mario Gasbarri e con la collaborazione scientifica di SDA Bocconi, ha realizzato il primo Osservatorio Edufin Index, promosso per monitorare il livello di conoscenze, competenze, consapevolezza e comportamenti degli italiani e dei nuovi italiani in materia di rischio, finanza e assicurazione.

 

Il secondo motivo per il quale è stato pensato questo studio fa riferimento all’insufficiente diffusione dei prodotti assicurativi all’interno del nostro Paese, nonostante il livello generale del risparmio sia altissimo. Scopriremo infatti dai risultati dell’Osservatorio che per diversi motivi una buona parte di popolazione non detiene polizze assicurative oltre a quelle obbligatorie. 

 

Gli italiani sono chiamati a fare scelte sempre più consapevoli e ponderate ,   tali da garantire un benessere finanziario sufficiente, per sé stessi e per la società in cui si vive. Ecco perché è nata l’idea di Alleanza Assicurazioni di proseguire in un percorso già intrapreso da tempo e lanciare l’Edufin Index, che mostra quanto l’educazione finanziaria e assicurativa possa essere importante per noi e per il nostro Paese.

Edufin Index

L’Edufin Index è un indicatore realizzato per misurare il grado di “consapevolezza” e di “compostezza comportamentale” in ambito finanziario e assicurativo della popolazione italiana; in altre parole, indaga se il “sapere” di determinati argomenti finanziari e assicurativi venga   rapportato al “fare”. Questo Osservatorio è fondato su due direttrici di ricerca: un’analisi quantitativa e, successivamente, una semantica su Twitter.

Rispetto ad altre indagini in materia finanziaria e assicurativa, questa ricerca si distingue da tutte le altre perché:

 

  • Indaga contemporaneamente le competenze finanziarie e assicurative attraverso due indicatori;
  • Approfondisce i temi legati alla comprensione e alla percezione del rischio (risk literacy);
  • Affianca alle classiche indagini campionarie degli strumenti di analisi semantica in grado di rilevare i comportamenti, le attitudini e le esperienze degli italiani nel mondo finanziario e assicurativo;
  • Per la prima volta vengono indagate le conoscenze finanziarie e assicurative dei nuovi italiani (cittadini filippini, sudamericani e rumeni residenti nel nostro Paese) attraverso delle interviste effettuate in lingua madre.

La costruzione dell’Edufin Index

L’Edufin Index è calcolato sulle risposte di 3500 persone a un questionario realizzato da SDA Bocconi e sottoposto da Doxa nell’ambito di un’indagine CAWI (indagine online) condotta nel mese di luglio 2022.

Questo indice si ottiene dalla media semplice di due indicatori, realizzati per misurare la consapevolezza (Awareness Index) e i comportamenti degli italiani (Behavioural Index) in campo finanziario e assicurativo.

Sia l’Edufin Index che i due indicatori sono costruiti utilizzando una scala che assume valori compresi tra 0 e 100: il livello di sufficienza si ottiene al raggiungimento dei 60 punti.
Tutti i valori degli indicatori sono calcolati suddividendo la popolazione in genere, fasce d’età, area geografica di provenienza, condizione professionale e familiare e reddito annuo dichiarato.

Awareness Index

L’Awareness Index è l’indicatore che valuta la consapevolezza del livello di conoscenza finanziaria dei rispondenti al questionario. In altre parole, rileva quanto gli italiani ne sappiano in ambito finanziario e come si valutano. Come per l’Edufin Index, anche l’Awareness è costruito su una scala da 0 a 100, con un livello di sufficienza che si raggiunge ottenendo 60 punti.

Questo indice è stato realizzato su una parte molto dettagliata del questionario dedicata alle “conoscenze finanziarie”. In particolare, l’Awareness Index è stato calcolato prendendo in considerazione tre aspetti chiave che emergono dalle risposte ricevute:

 

  • La percezione ex ante;
  • La conoscenza effettiva;
  • La valutazione ex post della performance degli intervistati.

 

Il calcolo dell’indice è stato svolto prendendo come base di partenza la percezione degli intervistati sul proprio livello di conoscenza rispetto ai seguenti concetti finanziario-assicurativi:

 

  • Inflazione
  • Tasso di interesse composto
  • Diversificazione del rischio
  • Relazione rischio-rendimento
  • Franchigia
  • Massimale
  • Premio assicurativo

 

Successivamente sono stati assegnati o tolti punti in base a:

 

  • La conoscenza effettiva di ogni soggetto e la conoscenza effettiva media del campione;
  • La valutazione ex post e la conoscenza effettiva, in termini assoluti e relativi.

L’analisi è stata realizzata non solo attraverso l’esame del generale livello di conoscenza dei rispondenti, ma anche dello specifico ambito finanziario e assicurativo. Questo ha portato all’elaborazione di alcuni sotto-indicatori in grado di misurare:

 

  • Le eventuali differenze tra conoscenze finanziarie e conoscenze assicurative;
  • L’eventuale scostamento tra percezione ex ante e conoscenza effettiva;
  • L’eventuale scostamento tra la valutazione ex post e la conoscenza effettiva, rilevando possibili fenomeni di overconfidence o underconfidence, sia in termini assoluti che relativi.

Behavioural Index

Il Behavioural Index è il secondo indice dell’Osservatorio  , che misura e verifica il grado di “compostezza finanziaria e assicurativa” della popolazione, ovvero come si comportano e cosa “fanno” gli italiani quando prendono decisioni in ambito finanziario e assicurativo. Si tratta in sostanza di valutare:

 

  • Se le decisioni prese seguono un’attenta analisi dei rischi e dei risultati, o viceversa se derivano da stimoli ambientali e suggerimenti o informazioni parziali o errate;
  • Se le tematiche finanziarie e assicurative assumono o meno una priorità decisionale e quale sia il sentiment a esse associato.

 

Questo indicatore è costruito come media semplice di tre sotto-indicatori che misurano:

 

  • La percezione del rischio (indice di Risk Perception);
  • Il comportamento finanziario e assicurativo (indice di Comportamento);
  • L’attitudine e il sentiment davanti al mondo finanziario e assicurativo (indice di Attitudine).

Edufin Index: i risultati

Cosa è emerso dai risultati dell’Edufin Index?

 

Il primo dato interessante che emerge dall’Osservatorio è l’evidenza di come   gli italiani debbano migliorare il loro livello di educazione finanziaria e assicurativa. Il punteggio complessivo medio sull’indicatore che misura il grado di “consapevolezza” e di “compostezza comportamentale” in ambito finanziario e assicurativo è infatti pari a 55, ben cinque punti sotto la sufficienza (fissata come detto a 60). Tuttavia, la tendenza della maggior parte degli intervistati, quando ritiene di non possedere le giuste competenze per investire in autonomia, è quella di affidarsi a persone competenti del settore, come ad esempio i consulenti assicurativi o le banche. Circa l’80% delle persone che hanno risposto al questionario dichiara infatti di affidarsi a professionisti per informarsi e accedere ai mercati finanziari e assicurativi.

 

I risultati dell’Edufin Index mostrano come la sufficienza (con un punteggio di 61) sia stata raggiunta da chi dichiara un reddito annuo compreso tra 40.000 e 80.000 euro, mentre il livello più basso (con un punteggio di 48) sia stato ottenuto da casalinghe/i e da non occupati, seguiti dagli studenti (con 51).

 

Anche per l’Awareness Index, ovvero la misura della consapevolezza in ambito finanziario e assicurativo (quanto gli italiani sanno e come si valutano), il punteggio complessivo medio è al di sotto della sufficienza (51 punti). I valori più elevati di awareness sono stati registrati da chi possiede redditi maggiori (61 punti), dagli uomini (56 punti), dai lavoratori autonomi (55 punti), dai residenti al Nord-Est (54 punti) e da chi ha un’età media superiore ai 65 anni (53 punti). Simmetricamente, i punteggi più bassi si ritrovano in assoluto tra le/i casalinghe/i (42 punti).

 

La “consapevolezza” finanziario-assicurativa degli intervistati è stata rilevata anche separando gli aspetti finanziari da quelli assicurativi. I risultati hanno mostrato come gli italiani hanno più “confidenza” con i temi legati al mondo finanziario rispetto a quelli di natura assicurativa.

 

Come per i primi due indicatori, anche il punteggio del Behavioural Index, che misura la “compostezza comportamentale” in ambito finanziario e assicurativo, non raggiunge la sufficienza (58 punti). Dunque, in media, gli italiani mostrano di avere un comportamento non ottimale in merito a decisioni finanziarie e assicurative.

 

A ottenere i valori più bassi nel Behavioural Index sono le donne, insieme ai giovani e agli anziani.

 

Analizzando i tre sotto-indicatori che formano questo indice, emergono altre interessanti evidenze:

 

  • La percezione del rischio (indice di Risk Perception) raggiunge un valore pari a 47: questo significa che la maggior parte degli intervistati non è in grado di utilizzare le informazioni disponibili per elaborare dei corretti ragionamenti finanziari e assicurativi. In altre parole, gli italiani considerano le proprie finanze un tema importante e quindi investono e si assicurano, ma non con una corretta percezione del rischio.
  • L’indice di Comportamento finanziario e assicurativo raggiunge invece un punteggio di 64, mostrando come in media gli italiani partecipino ai mercati finanziari e adottino comportamenti di copertura sufficienti;
  • L’indice di Attitudine e sentiment finanziari e assicurativi ottiene un punteggio pari a 62. A mostrare la quota più alta in questo caso sono le donne, i rispondenti di età compresa tra 45 e 64 anni e le famiglie con figli.

 

Come dichiarato nel rapporto, è stata condotta anche un’analisi sui temi della conoscenza e dell’alfabetizzazione finanziaria e assicurativa di base su 311 “nuovi italiani” (cittadini filippini, sudamericani e rumeni residenti in Italia). A livello complessivo, il valore medio dell’Awareness Index semplificato è pari a 46 punti. I livelli più elevati sono stati rilevati tra i soggetti che dichiarano di parlare molto bene la lingua italiana (65 su 100), chi possiede un reddito alto (73 su 100) e chi vive da oltre 20 anni nel nostro Paese.

 

Un ultimo approfondimento che merita di essere menzionato è relativo alla relazione con il mondo finanziario e assicurativo di tre particolari categorie: le donne, gli anziani e i giovani.

 

Le donne si distinguono per una bassa propensione a decidere in autonomia, privilegiando i consigli degli esperti, per l’importanza che danno alla relazione intrattenuta con l’intermediario di fiducia e per la preferenza ad affidarsi ai consulenti per raccogliere informazioni in merito agli strumenti finanziari.

 

Gli anziani dimostrano elevati livelli di consapevolezza finanziaria e assicurativa  , ma al tempo stesso dei comportamenti poco equilibrati, con livelli particolarmente bassi di Risk Perception. Questi dati si allineano con alcuni studi internazionali che registrano un impoverimento cognitivo legato all’invecchiamento che influenza la qualità delle scelte finanziarie.

 

I giovani hanno bassi livelli di conoscenze e comportamenti poco strutturati per accedere ai mercati finanziari e assicurativi, ma questo non impedisce loro di investire più della media in criptovalute e di utilizzare siti internet e app finanziarie per informarsi.

 

Vuoi saperne di più? Consulta il rapporto Edufin Index