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Secondo gli ultimi dati INPS ci sono 317.000 pensionati all’estero, a cui viene erogato il 2,4% del totale delle pensioni. Spostarsi al di fuori dei confini nazionali può essere conveniente ma bisogna considerare alcuni aspetti e scegliere con attenzione il Paese giusto. Ecco tutto quello che bisogna sapere e alcuni consigli utili anche su soluzioni di risparmio alternative per i pensionati che restano in Italia.

Le agevolazioni fiscali per pensionati all'estero

I motivi principali che spingono i pensionati italiani all’estero sono le agevolazioni fiscali e il costo della vita più basso. Alcuni Paesi, infatti, offrono un trattamento fiscale particolarmente favorevole ai pensionati che decidono di trasferirsi. In alcuni casi si può ottenere la riduzione dell’aliquota rispetto a quella vigente in Italia, in altri invece è possibile usufruire dell’esenzione totale dalle imposte sul reddito, per un certo periodo di tempo o illimitatamente.

 

In questo modo è possibile ricevere una somma più elevata dalla pensione all’estero, poiché le imposte trattenute dallo Stato sono ridotte o nulle. Ovviamente, per beneficiare di queste agevolazioni è necessario risultare residenti fiscalmente all’estero. Questa condizione prevede alcuni requisiti:

  • non risiedere in Italia per oltre 183 giorni durante l’anno;
  • essere regolarmente iscritti all’AIRE, l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero;
  • non avere avuto il domicilio o la dimora abituale in Italia per più della metà dell’anno.

 

Se queste condizioni sono rispettate è possibile essere ritenuti fiscalmente residenti all’estero, realizzando tutti gli adempimenti previsti nel Paese di destinazione. Questo consente di ricevere la pensione senza trattenute, in quanto sarà tassata solo nel Paese dove è stata trasferita la residenza fiscale, se previsto. In realtà sarebbe comunque necessario pagare una parte di imposte in Italia, ma grazie a una serie di convenzioni internazionali la doppia tassazione non viene applicata in molti Paesi.

 

Tuttavia, come previsto dall’articolo 18 della Convenzione OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), la pensione all’estero non è sottoposta alla doppia imposizione fiscale solo per i pensionati privati, ossia per tutti i lavoratori non occupati nel settore pubblico che ricevono un trattamento pensionistico in Italia. Al contrario, ai pensionati statali all’estero non viene riconosciuto questo diritto; quindi ai dipendenti della Pubblica Amministrazione in pensione che si sono trasferiti all’estero viene applicata la doppia tassazione, quella nel Paese ospitante e quella italiana.

Paesi UE migliori per pensionati

Scegliere di vivere all’estero da pensionati può rappresentare una scelta vantaggiosa. Questo vale soprattutto per i Paesi che garantiscono importanti agevolazioni fiscali, oppure dove il costo della vita è molto più basso rispetto all’Italia. Naturalmente esistono anche altri fattori da valutare, come la sicurezza e la qualità dei servizi, oltre ad aspetti soggettivi come la cultura e il clima. Vediamo quali sono i migliori Paesi europei dove trasferirsi all’estero da pensionati.

 

Portogallo

Molte agenzie per il trasferimento dei pensionati all’estero consigliano come meta europea il Portogallo. La legge n. 249/2009, infatti, ha introdotto la figura del “residente non abituale”, che consente di ottenere una tassazione agevolata del 10% per 10 anni. Questo beneficio viene concesso a chi non è stato già tassato in Portogallo per i 5 anni precedenti; inoltre bisogna richiedere questo status entro il 31 marzo dell’anno successivo e soggiornare nel Paese per oltre 183 giorni.

 

Il Portogallo è una destinazione molto popolare per via del clima mite, con tante località sul mare come l’Algarve e una buona qualità di vita. È anche un Paese molto vicino all’Italia e ben collegato con gli altri Stati dell’UE. Negli ultimi anni però il costo della vita è aumentato, soprattutto nelle grandi città come Porto e Lisbona. Un altro problema è l’aumento dei costi delle abitazioni, con il mercato immobiliare che ha visto un significativo incremento dei prezzi negli ultimi anni.

 

Cipro

Un altro Paese UE dove conviene trasferirsi da pensionati è Cipro. L’isola offre un regime fiscale agevolato, con una tassazione di appena il 5% sui redditi da pensione percepiti dall’estero e una soglia di esenzione di 3.420 euro. Cipro mette a disposizione un buon tenore di vita, un’economia robusta e un gradevole clima mediterraneo. Rimane un Paese esposto alle crisi finanziarie più di altri Stati, a causa delle dimensioni limitate della sua economia e di un PIL fortemente legato alle attività finanziarie.

Paesi extra UE dove trasferirsi da pensionati

Trasferirsi da pensionati al di fuori dell’Unione Europea è senza dubbio una scelta più difficile, in quanto significa allontanarsi molto dall’Italia e affrontare un cambiamento culturale considerevole. Spesso questa decisione viene presa per motivi prettamente economici, scegliendo i Paesi extra UE dove la pensione minima degli italiani all’estero consente di vivere più dignitosamente. Ecco quali sono le mete più gettonate e convenienti.

 

Albania

Un Paese extra UE da valutare per decidere dove conviene andare da pensionati all’estero è l’Albania. Offre l’esenzione totale dalle imposte sul reddito da pensione proveniente dall’estero, quindi le pensioni italiane non sono tassate per chi risiede fiscalmente in Albania. Anche l’economia del Paese sta migliorando, gode di una buona stabilità finanziaria e offre un territorio molto variegato. È un luogo accogliente e con un basso costo della vita rispetto all’Italia.

 

Tunisia

In Tunisia i pensionati italiani possono usufruire di una tassazione agevolata, infatti viene applicata un’aliquota del 7% solo sul 20% della pensione, mentre l’80% dell’importo non viene tassato. Anche in questo caso bisogna risiedere in Tunisia per oltre 183 giorni all’anno e non essere stati tassati nel Paese nei 5 anni precedenti.

La Tunisia offre un buon tenore di vita, un clima gradevole e un costo della vita contenuto. Tra i punti deboli ci sono la lingua, una stabilità finanziaria e politica meno solida di altri Paesi e un sistema sanitario non ai livelli degli standard europei.

 

Thailandia

Anche la Thailandia è una meta molto apprezzata dai pensionati italiani. Qui non viene applicata la doppia tassazione e il costo della vita è ancora piuttosto basso. Esistono anche delle agevolazioni generose da parte del Governo, come l’esenzione totale fino a quasi 4.000 euro sui redditi delle persone fisiche (150.000 THB), dopodiché si paga un’aliquota progressiva dal 5% fino al 35% per i redditi molto alti. Il problema principale è il visto, ottenibile con una pensione di almeno 65.000 THB (1.724 euro circa) e un deposito bancario nel Paese di almeno 800.000 THB (21.230 euro circa).

Cosa sapere prima di trasferirsi all'estero da pensionati

Prima di decidere di trasferirsi all’estero da pensionati è importante valutare alcuni aspetti. Innanzitutto, bisogna considerare il problema linguistico, poiché se in alcuni Paesi come il Portogallo e Cipro l’integrazione è più agevole per un pensionato italiano, in altri Stati come la Tunisia è senz’altro più complesso. È necessario tenere conto anche del costo della vita e dei servizi disponibili in termini di trasporti e welfare, ma anche della sicurezza.

 

C’è poi il problema dei servizi sanitari, soprattutto trasferendosi in un Paese dove la sanità è privata o in cui il servizio pubblico non funziona bene. Nonostante le criticità il sistema sanitario italiano è ancora oggi uno dei migliori al mondo. Inoltre, basta sottoscrivere un’assicurazione salute come WSalute di Alleanza per usufruire di una tutela completa per la protezione e la prevenzione della salute, con la possibilità di accedere in tempi rapidi alle migliori cure e centri sanitari in Italia.

I rischi del trasferimento

Il rischio maggiore legato al trasferimento di un pensionato italiano all’estero è una scarsa attenzione ai dettagli. Andare a vivere al di fuori dell’Italia, infatti, richiede un’adeguata organizzazione e preparazione, valutando bene gli aspetti fiscali, le questioni sanitarie, la reperibilità di alcuni medicinali e tutto quello che coinvolge il cambio di residenza.

 

In alcuni Paesi, ad esempio, bisogna richiedere un visto senza avere la sicurezza che venga concesso, oppure l’instabilità economica potrebbe causare un repentino aumento del costo della vita o un rapido peggioramento delle condizioni sociali. Tra le novità sulle pensioni all’estero, inoltre, c’è un inasprimento dei controlli da parte dell’INPS, con l’Istituto che ha fatto sapere che aumenterà le verifiche sulle pensioni erogate ai pensionati italiani residenti in Portogallo, Spagna e Tunisia.

Come risparmiare sulla pensione stando in Italia?

Trasferirsi all’estero è una scelta che richiede un’attenta valutazione. Inoltre, è necessario avere dei risparmi da parte per affrontare questo spostamento, in quanto sarà necessario sostenere delle spese iniziali legate al viaggio e all’acquisto o all’affitto di un immobile. Ovviamente il risparmio è importante anche per i pensionati che rimangono in Italia, per avere delle somme accantonate con cui far fronte alle emergenze o realizzare dei progetti futuri.

 

Una soluzione utile è un investimento a lungo termine come ExtraPop di Alleanza, un piano di risparmio con durata di 15 o 20 anni che offre un perfetto equilibrio tra rendimento e protezione. È possibile decidere quanto versare e per quanto tempo, inoltre si può abbinare una componente assicurativa aggiuntiva che interviene in caso di morte o di lesioni. Tra i vantaggi fiscali c’è una detrazione d’imposta ai fini IRPEF del 19%, per la parte del premio versato per l’assicurazione caso morte.

FAQs

Ai pensionati conviene trasferirsi all'estero?

Ai pensionati conviene trasferirsi all’estero quando possono usufruire di condizioni di vita migliori, ad esempio usufruendo di agevolazioni fiscali che aumentano l’importo della pensione percepita.

 

Come ricevere la pensione all'estero senza pagare le tasse?

Per ricevere la pensione all’estero senza pagare le tasse bisogna trasferirsi nei Paesi che offrono l’esenzione totale dalla tassazione, come la Bulgaria, la Slovacchia e l’Albania.

 

Dove conviene trasferirsi da pensionati?

Da pensionati conviene trasferirsi nei Paesi che offrono una tassazione agevolata, un buon tenore di vota e servizi di qualità, come il Portogallo, la Grecia o Cipro.