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Dopo l’invio del curriculum vitae, corredato dalla lettera di presentazione, iniziano i primi momenti di interazione diretta tra candidato e selezionatore. Chi si occupa delle assunzioni, dopo aver valutato il profilo, contatta il candidato per fissare con lui il colloquio di lavoro: inizialmente si programma l’interview conoscitiva-motivazionale ed eventualmente, superata questa prima fase, si organizza un secondo colloquio di tipo tecnico.

 

In questo articolo ti spieghiamo tutto quello che dovresti sapere sul primo colloquio, ovvero l’interview di tipo conoscitivo-motivazionale.

Prepararsi al meglio è essenziale per ottenere il posto di lavoro desiderato. Durante il processo di selezione le prime impressioni sono fondamentali: avrai a disposizione pochi minuti per ottenere il tuo obiettivo e distinguerti dagli altri candidati. Considera tutti i dettagli, tra cui l’outfit e la comunicazione non verbale.

Cosa aspettarsi durante il primo colloquio: conoscere e farsi conoscere

Come suggerisce il nome, l’interview conoscitiva-motivazionale è un primo colloquio dove candidato e selezionatore si conoscono e si confrontano. Durante l’incontro il responsabile delle assunzioni ti presenterà l’azienda facendo una panoramica sulla sua storia, sulla sua cultura e sui suoi valori. In questo modo potrai avere una visione chiara della realtà lavorativa per cui ti sei proposto e capire se è affine alle tue inclinazioni e alle tue competenze.

 

Allo stesso tempo, durante il primo colloquio ti verrà chiesto parlare di te: come presentarsi al colloquio è il primo aspetto su cui dovrai lavorare. Le domande più frequenti durante i colloqui riguardano, inizialmente, il motivo per cui hai deciso di inviare la candidatura e per cui hai scelto quella specifica azienda.

 

Non mancheranno però domande in merito alle tue passioni e alle competenze che hai acquisito finora. Sebbene siano aspetti già presenti sul tuo curriculum vitae è importante che le racconti al meglio perché è proprio durante l’interview conoscitiva-motivazionale che il selezionatore capirà sei il candidato con le caratteristiche e la motivazione giuste per entrare nel team.

 

L’obiettivo dell’incontro è quindi comprendere se c’è affinità tra le due parti: la compatibilità è necessaria per instaurare un rapporto positivo e costruttivo nel lungo periodo. Infatti, secondo la Person Organization Fit Theory, il rapporto tra dipendente e datore di lavoro risulta efficace se questi condividono caratteristiche fondamentali simili e se possono essere l’uno di aiuto per l’altro.

Come prepararsi al meglio per l’interview conoscitiva-motivazionale

Durante il primo colloquio, come anticipato, si formano le prime impressioni e chi si occupa delle assunzioni probabilmente farà già una selezioni tra i candidati. Come fare allora per superare questa fase?

 

Innanzitutto, informati in modo approfondito sull’azienda: visita il suo sito web, leggi i post che pubblica sui social media e segui su LinkedIn gli aggiornamenti dei suoi dipendenti. Cerca di comprendere al meglio la sua cultura e i suoi valori affinché nel presentarti tu possa valorizzare i tuoi aspetti personali che meglio si coniugano con essi.

 

In questa fase, il selezionatore cercherà di cogliere anche gli aspetti del tuo carattere e quali soft skill possiedi. Raccontando di te cerca di far emergere le tue peculiarità contestualizzandole, se puoi, in episodi concreti. Ad esempio racconta la tua attitudine al team work oppure la tua propensione alla leadership facendo riferimento a situazioni realmente accadute.

 

Durante alcuni processi di selezione è possibile che tu, come candidato, sia messo alla prova dal recruiter con l’obiettivo di valutare la reazione a fronte di richieste inaspettate o a situazioni di stress. Ci sono diverse strategie che puoi usare per affrontare queste domande

 

  • Strategia multifocale: concentrati sui vantaggi che entrambe le parti potrebbero apportare all’altra. Da un lato sottolinea come potrai essere utile all’impresa; dall’altro evidenzia quali benefici trarresti tu come professionista e come persona. 
  • Strategia “da esperto”: distinguiti dagli altri candidati raccontando perché quel lavoro è proprio quello che vorresti, facendo riferimento a reali tuoi interessi.
  • Strategia “da problem solver”: fai emergere la tua capacità di pensare nel lungo periodo, ipotizzando alcune sfide che potresti dover affrontare e spiegando il modo in cui le supereresti.

Come concludere il primo colloquio di lavoro

Concludere al meglio il primo colloquio è fondamentale per lasciare un bel ricordo di sé e sfruttare gli ultimi minuti a disposizione.

 

Come abbiamo più volte sottolineato, questo incontro ha l’obiettivo di dimostrare al selezionatore la tua motivazione a lavorare presso la loro realtà: appena prima di salutarvi quindi sottolinea di nuovo il tuo interesse per l’azienda e per la posizione per cui ti sei proposto.

 

Non solo: il giorno successivo all’interview conoscitiva-motivazionale è buona norma inviare una mail di ringraziamento per il tempo dedicato. Si tratta di un ottimo metodo per rimanere impressi nella memoria del selezionatore e potrai sfruttare l’occasione per riconfermare il tuo interesse per la posizione.